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Abitudini alimentari: il consumo di carne

Abitudini alimentari il consumo di carne cinque gusti
Di cosa parla questo articolo

Le abitudini alimentari dei consumatori italiani sono notevolmente cambiate nell’arco degli ultimi 10 anni. C’è un dato che però continua a turbare ampiamente le statistiche: la discrepanza tra la produzione effettiva di carne (sempre stabile e alta) e la domanda (che scende relativamente alla diminuzione del consumo).

Essere Animali ha raccolto e analizzato i numeri degli animali allevati e macellati dal 2010 al 2019 presentando un quando molto chiaro sui cambiamenti avvenuti nel comparto zootecnico in Italia.

 

Cos’è cambiato negli ultimi 10 anni?

  • È cresciuto il consumo di carne bianca e pesce;
  • È diminuito il consumo di carne rossa;
  • Alcune specie animali vengono macellate in maniera notevolmente meno frequente (-30% per i bovini e -50% per gli ovini);
  • Graduale sostituzione di latte animale con bevande vegetali.
  • Diminuzione dell’11% della carne prodotta nei macelli italiani;
  • Aumento di 37 milioni di animali macellati in Italia;
  • L’Italia oggi consuma 5.4 kg di carne in meno rispetto a 10 anni fa;
  • Aumento di consapevolezza tra gli italiani in merito ai temi che riguardano il rispetto delle condizioni di vita degli animali e la salute dell’essere umano;
  • La dimissione dalle gabbie per le galline ovaiole è passata dal 75% al 55% della produzione totale

 

Perché sono aumentati gli animali macellati?

Purtroppo, nonostante molti dati positivi riguardo la diminuzione del consumo di carne, guardando a quanto scritto qui sopra, c’è da sottolineare che è aumentato il consumo di carni bianche.

Ciò significa, che gli animali macellati sono sempre tanti solo che è cambiata la richiesta della tipologia di carne.

Vengono macellati sempre meno animali di taglia grande e sempre più animali di taglia piccola.

 

Abitudini alimentari e salute

Moltissimi cambiamenti nelle abitudini alimentari degli italiani negli ultimi 10 anni, si sono avute grazie all’importantissimo lavoro svolto da organizzazioni come Essere Animali e tantissimi studi medici che hanno rivelato “i falsi miti” legati al consumo di carne e latte.

Uno dei più rilevanti casi mediatici, fu lo Scandalo Italcarni del 2017 in cui la Guardia Forestale pose sotto sequestro il macello Italcarni di Brescia a seguito di filmati che testimoniavano il trattamento disumano e antigienico riservato ai bovini.

Gli animali venivano scaricati dai camion con delle catene di ferro. Spesso cadendo e ferendosi. Le ferite non venivano mai disinfettate, esponendo a gravissime malattie e infezioni gli animali (e quindi la carne che finisce nei nostri piatti).

Le carni vennero analizzate e fu riscontrato un livello batteriologico superiore di 50 volte a quello consentito.

E quello di Italcarni è solo uno dei tantissimi esempi sempre più ricorrenti.

 

>>> Etichette alimentari: benessere animale, la proposta UE

 

La salute e il benessere fisico sono ormai al centro delle abitudini alimentari degli italiani. Si acquisisce consapevolezza sugli effetti negativi dell’abuso di carni rosse e si evita il più possibile di assumere gli insaccati, che sono visti sempre di più come cibi troppo chimici e per nulla sani.

 

Molto simile la diminuzione del consumo di latte animale. Sono sempre più numerosi gli studi epidemiologici che mostrano il rapporto tra consumo di latte e tumori. Molti medici hanno dunque cominciato a sconsigliare ai propri pazienti il consumo di latte all’interno delle proprie diete.

Un fattore importante lo gioca anche la digestione: sempre più italiani tendono a non digerire il latte di origine animale, favorendo le alternative vegetali più leggere e digeribili.

 

Il trend delle nuove generazioni

Nel suo report, Essere Animali è molto chiaro: la speranza è nelle nuove generazioni, i giovani.

Infatti, se fino a 20 anni fa l’Italia era una delle principali industrie europee nella produzione di carne di cavallo e di coniglio, oggi la produzione è bassissima. Questo a testimonianza del fatto che sempre più specie animali vengono percepite come compagni e membri della famiglia.

Il fattore emotivo e il grado empatico giocano un ruolo fondamentale.

Ed è proprio questa stessa empatia che pare essere ancora molto bassa in specie animali come polli, galline e pesci. Ancora si tende a sottovalutare l’idea che possano soffrire e provare dolore e che meritano lo stesso rispetto di tutti gli altri animali.

Però, la tendenza positiva su cavalli e conigli, fa ben sperare e apre un faro sulla questione che sicuramente tenderà ad espandersi nel tempo.

 

>>> Il report completo di Essere Animali

 

Abbiamo sempre mangiato carne?

Questa è una domanda molto ricorrente che squarcia in due il pensiero comune. La verità, però, non sta proprio nel mezzo. Il problema è che siamo cresciuti in un mondo in cui c’è stata tramandata la convinzione che mangiare carne sia l’unica via per assumere ferro, proteine ecc. Perché si è sempre fatto così.

La verità è che non si è proprio sempre fatto così.

Ad esempio, nelle società tradizionali gli allevamenti intensivi non esistevano. Nessun animale veniva maltrattato nel modo in cui accade oggi.

Inoltre, la carne non è mai stata così piena di antibiotici e sostanze chimiche (dannose per noi, gli animali e l’ecosistema).

Il consumo di carne, prima, era un lusso. La carne era considerata un alimento per ricchi. Solo negli ultimi decenni è diventato un alimento commerciale, alla portata di tutti. E questo ha fatto andare totalmente fuori controllo la produzione.

Qualche curiosità?

  • I nostri nonni, appartenenti all’ultima generazione di contadini, mangiavano pochissima carne. Favorivano frutta e verdura da loro stessi coltivata, le uova delle loro galline e latte e formaggi prodotti artigianalmente dalle loro capre e mucche.
  • I gladiatori nell’Antica Roma erano vegetariani.

 

Questo a testimonianza del fatto che, se l’uomo nella preistoria è stato onnivoro, è stato dovuto principalmente a una questione di sopravvivenza. Necessità che nel tempo si sono estinte. Oggi, a nostra disposizione abbiamo una grande vastità di alimenti alternativi che ci permettono di assumere tutte le proprietà nutritive necessarie per condurre uno stile di vita sano ed equilibrato.

Abbiamo un gran lusso: il lusso di scegliere.

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