Gli amanti della bella stagione, del caldo e delle grigliate con gli amici, sono già in preparazione per vivere una nuova stagione estiva all’insegna del buon cibo, del divertimento e del relax, da condividere assieme alle persone più care.
Quando si parla di grigliata è impossibile non pensare agli arrosticini, patrimonio gastronomico abruzzese e simbolo per eccellenza della grigliata estiva, che negli anni ha esteso la sua fama in tutta Italia e all’estero.
La grigliata di carne nelle regioni del centro Italia è una vera e propria cultura e in modo particolare in Abruzzo, dove rappresenta un evento di condivisione molto importante ed è bene conoscere la differenza tra le due principali tipologie di pietanze proposte: gli arrosticini e gli spiedini.
Conoscere la differenza tra arrosticini e spiedini
Ci troviamo di fronte a due particolari pietanze molto differenti tra loro, la prima segue una tradizione gastronomica tipica regionale, mentre gli spiedini possono spaziare tantissimo in base alla tipologia di carne, agli abbinamenti con gli aromi ed erbe differenti.
Lo spiedino può essere realizzato infilzando diversi pezzetti di carne dello stesso animale, generalmente pollo, oppure è possibile combinare diverse tipologie di carni come maiale, agnello, salsiccia o pancetta. Nella maggior parte dei casi è preferibile accorpare alla carne anche degli aromi naturali come l’alloro e spezie locali da inserire tra un pezzo di carne e un altro.
Già in fase di acquisto degli spiedini è possibile constatare notevoli differenze visive tra i tradizionali arrosticini abruzzesi e gli spiedini. Ad esempio, gli spiedini di pollo di AbruzzoArrosticini, realtà leader nella vendita di spiedini di pollo online, sono una rivisitazione moderna dei tradizionali arrosticini perché non prevedono l’aggiunta di erbette tra un pezzetto di carne e un altro, tuttavia si differenziano per la grandezza dei pezzetti di carne infilzati nello stecco, generalmente più grandi e combinati con del grasso di maiale.
E gli arrosticini?
I tradizionali arrosticini abruzzesi differiscono non solo per la storia che si cela dietro la loro produzione ma anche e soprattutto per la tipologia di carne utilizzata: l’arrosticino si realizza esclusivamente con la carne di pecora e può essere prodotto in macchina o a mano.
L’arrosticino fatto a mano presenta un taglio irregolare, a differenza della produzione a macchina che genera pezzetti di carne di 1 cm. In entrambi i casi, la lunghezza massima degli arrosticini si aggira intorno ai 20 cm.
Una pietanza tipica dell’Abruzzo e più in generale della zona dell’Appenino, dove, tra monti e valli gli antichi pastori allevavamo ovini e pecore sin dal secondo dopoguerra, è nato come un piatto povero e ancora oggi si cerca di rispettare la preparazione originaria di questo alimento, unendo del grasso con pezzi di carne magra.
La notevole diffusione degli arrosticini anche fuori regione ha permesso l’evoluzione di questo tradizionale alimento abruzzese presentato oggi in diverse varianti come gli arrosticini di Ventricina, di fegato, di agnello o realizzati a mano con carni pregiate.
Nonostante le diverse rivisitazioni di questo piatto tipico, in nessun caso gli arrosticini sono infilzati assieme ad erbe e odori, a differenza dei classici spiedini citati nei paragrafi precedenti.