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Evitare gli sprechi: alimenti da cucinare invece di comprare

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Di cosa parla questo articolo

Ultimamente mi sono chiesta come evitare gli sprechi che ingolfano non solo le nostre cucine, bensì anche i nostri sacchi della spazzatura che si accumulano giorno dopo giorno fuori ai balconi.

È prima mattina, vado in cucina e mi verso un bicchiere d’acqua. La bottiglia di platica è finita. La schiaccio (rigorosamente dal lato lungo, senza accartocciarla) e la butto nel sacco della plastica.

Vado nella dispensa e prendo i miei biscotti preferiti. Sono rimasti gli ultimi 5. Li mangio insieme a una mela. Butto poi nel sacco della carta la busta vuota.

Ed è solo ora di colazione.

Tutti i giorni buttiamo un’infinità di packaging alimentari che proteggono le nostre merendine, la nostra pasta, la frutta, i formaggi e tanto altro.

Non so voi, ma i miei sacchi della spazzatura si riempiono ogni settimana in maniera spropositata. È vero, in casa siamo quattro e quindi il consumo e quadruplicato. Ma vi è mai capitato di fermarvi a pensare a quanta spazzatura inutile produciamo di famiglia in famiglia?

E quindi mi sono chiesta se esistesse effettivamente un modo per evitare gli sprechi producendo in casa alcuni degli alimenti che generalmente compriamo al supermercato.

 

   Pasta

 

Un buon investimento per ridurre completamente gli sprechi dei packaging di plastica delle confezioni di pasta? Fare pasta in casa!

Lo so cosa starete pensando: mica ho il tempo di mettermi tutti i giorni a cucinare pasta fresca?

Questa domanda è scaturita dal solito pensiero che per le persone l’unica pasta da fare in casa sia la pasta all’uovo.

Ma non è così. È possibile produrre dell’ottima pasta fatta con sola farina e acqua che possa durarci intere settimane.

Il miglior attrezzo su cui investire, in questo caso è la macchina della pasta elettronica. Così che, una volta fatto l’impasto, si sceglie la forma da dare alla pasta e il resto lo fa la macchina.

La pasta dovrà asciugare un’intera notte in un luogo secco. Dopodiché sarà pronta per essere conservata in recipienti di vetro, proprio come facevano una volta le nostre nonne.

Invito sempre a non produrne troppa, così da evitare che possa poi deteriorarsi. Fatene il giusto necessari per sopperirne di settimana in settimana. Così da dovervi impegnare nella produzione una sola volta a settimana.

>> La macchina tirapasta, meglio elettrica o naturale?

 

  Acqua

 

Questo è sempre un vicolo cieco: l’acqua del rubinetto è calcarea e fa male. L’acqua della plastica consuma troppo di questo materiale e finisce per inquinare l’ambiente.

Allora cosa fare?

Molti rimediano acquistando casse d’acqua di vetro. Io non amo molto fare così. So che il vetro è decisamente più facile da riciclare rispetto alla pasta, ma il mio consiglio è – laddove possibile – di evitare di produrre qualsiasi tipo di involucro in eccesso che non possa tornarci poi utile.

Ecco perché preferisco investire il mio denaro in apposite caraffe filtranti che depurino l’acqua del rubinetto. Un’altra soluzione ancora più risolutiva sarebbe installare l’apposito depuratore direttamente nelle condutture dell’acqua così da non dover nemmeno cambiare i filtri di volta in volta.

 

   Biscotti

 

Stesso discorso della pasta: farli in casa è semplicissimo e molto facile. Meglio non abusare nelle quantità nemmeno in questo caso. Così da poter avere una produzione sempre fresca.

Anche perché i biscotti freschi tendono a perdere facilmente la loro friabilità se non consumati entro breve tempo.

Quindi il consiglio è sempre di produrli di settimana in settimana e conservarli in appositi contenitori di latta.

 

  Yogurt

 

Ma ci avete mai pensato a quanti vasetti di plastica consumiamo assumendo regolarmente yogurt? E pensare che farlo in casa è veramente facile…

Si può tranquillamente realizzare con l’ausilio della yogurtiera oppure “alla vecchia maniera”.

Trovate tutti i dettagli nel mio articolo dedicato alla realizzazione dello yogurt in casa.

 

  Merendine

 

Una delle fonti di maggior spreco nell’era del consumismo. Piuttosto che andare al supermercato e fare scorta di vari gusti e marche, il mio consigli è sempre quello di realizzare un suolo plumcake in casa da consumare per l’intera settimana. Magari si potrebbe cambiare gusto e dolce di volta in volta.

I benefici non sono solo a favore dell’ambiente ma anche della nostra stessa salute… pensate a quanti conservanti e coloranti evitiamo di assumere in questo modo!

 

  Frutta e verdura

 

Per garantirci la lunga conservazione, tendiamo spesso a prediligere frutta congelata. Oppure, se ci rechiamo al supermercato o al fruttivendolo, il vizio è sempre quello di mettere ogni tipologia di frutta e ortaggio in una singola bustina di plastica.

Il mio consiglio è di eliminare totalmente gli alimenti surgelati che, oltre a produrre plastica con gli involucri, finiscono anche per farci assumere una spropositata dose di zuccheri (indispensabili per favorirne un buon congelamento).

Per quanto riguarda la spesa, quando acquistate frutta e ortaggi, evitate di farveli mettere in singole bustine. Portate con voi una busta dedicata appositamente a questi alimenti e dite al fruttivendolo di utilizzare sempre la stessa busta per tutto ciò che deve servivi e pesare sulla bilancia. Così che, una volta preso il peso e il prezzo, possa riversarne il contenuto nella busta che vi siete portati appositamente per questi alimenti.

Potrebbe apparentemente sembrare più seccante, ma nel tempo ne beneficerete.

 

Questi sono solo alcuni degli ottimi consigli che potreste adottare per cominciare a condurre una vita Zero Waste dentro e fuori la cucina.

E poi, a dirla tutta, cucinare è terapeutico. Perciò io ne approfitterei per dedicarmi del tempo e distendere tutti i nervi.

Il pianeta e la vostra stessa salute vi ringrazieranno. Vedrete 😊

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