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Foie Gras: l’Italia dice stop a vendita e produzione

Foie Gras lItalia dice stop a vendita e produzione
Di cosa parla questo articolo

Durava da tempo la battaglia di Essere Animali per eliminare il foie gras da tutti i supermercati italiani. Grazie alla campagna #ViaDagliScaffali nata nel 2015, anche la catena di supermercati Iper la Grande i dice ufficialmente stop alla vendita di foie gras.

 

Come si ottiene il foie gras?

All’origine del foie gras ci sono le oche e le anatre, animali rigorosamente selezionati che, a partire dalla quattordicesima settimana di vita, vengono sottoposti al gavage una alimentazione intensiva attraverso tubi che finiscono direttamente nell’esofago dell’oca e che hanno il compito di riempirli fino allo sfinimento.

Alla fine di tale regime alimentare, della durata di tre settimane per le anatre e di quattro per le oche, gli animali vengono abbattuti, se ne preleva il fegato e si passa alla sua trasformazione, viene cioè lavorato in base al prodotto che si desidera ottenere.

Il foie gras crudo viene semplicemente  confezionato sottovuoto senza subire alcun tipo di trattamento. 

Il foie gras fresco viene cotto tra i 65 ed i 70 gradi di temperatura e viene posto in commercio in sottovuoto, in terrina o al torchon.

Il foie gras semicotto o in mezza conserva che viene pastorizzato ad 80 gradi, si vende sottovuoto, in scatole di metallo, in vasi di ceramica o barattoli di vetro.

Il foie gras in conserva, infine, che viene sterilizzato a più di 100 gradi, viene venduto in scatole di metallo, barattoli di vetro o vasi di ceramica.

Il foie gras d’oca è di dimensioni più grandi tra i seicento e gli ottocento grammi e si presenta di colore rosato.

E’ quello che si presta meglio alle preparazioni in conserva, perché perde meno grasso in cottura.

Il foie gras d’anatra, dal sapore più pronunciato e deciso, è di dimensioni più piccole, tra i quattrocento e i settecento grammi, di colore più scuro rispetto a quello d’oca. La sua caratteristica è quella di avere uno dei lobi molto più grande dell’altro.

Talvolta si sente parlare di fegato grasso di moulard: ebbene, si tratta del fegato grasso di un’anatra ottenuta dall’incrocio tra un’anatra di Barbarie ed una di Pechino.

Per produrre una soddisfacente quantità di fegato grasso, nascono circa 80 milioni di anatroccoli e 800 mila piccole oche ogni anno.

La pratica prevede che solo i maschi vengano ingozzati, per le femmine la pratica è vietata. Le piccole femmine vengono uccise alla nascita perché considerate inutili.

L’ingozzamento è necessario per provocare shock, diarrea e convulsioni negli animali che devono sostanzialmente arrivare il prima possibile allo stadio della statosi epatica (compromissione del fegato). Quest’organo diventa più grande del normale di circa 10 volte: questo compromette definitivamente la respirazione dell’oca.

Non si attende la morte agonizzante.

Dopo quasi due settimane di ingozzamento le oche finiscono al mattatoio dove, prima di essere sgozzate, vengono stordite con elettronarcotici (che spesso non producono alcun effetto).

Una volta morti, gli animali vengono sviscerati. Il fegato viene prelevato e trattato per essere poi venduto come l’alimento raffinato e ricercato che ben conosciamo.

Stop alle vendite di fegato grasso

Da quando era iniziata la battaglia #ViaDagliScaffali, nel 2015, avevano aderito circa 12 mila catene di supermercati alla rimozione dagli scaffali di foie gras. Mancava solo Iper la Grande i all’appello.

Ad oggi, i supermercati coinvolti in questa rivoluzione sono:

  • PAM/Panorama;
  • Eataly;
  • Consorzio Nazionale CONAD;
  • Esselunga;
  • Gruppo Selex;
  • MD SpA;
  • Lidl;
  • CRAI;
  • Bennet;
  • Realco Sigma;
  • Tigros;
  • Carrefour;
  • Iper la Grande i.

Assumere foie gras può essere nocivo per l’essere umano?

Si tratta pur sempre di un organo “malato”, quindi la risposta è assolutamente sì.

Inoltre, il cibo grasso, si sa, porta un’enorme vastità di problemi vascolari che possono compromettere il cuore. Si tratta di un alimento prodotto tramite crudeli sevizie nei confronti degli animali, un alimento assolutamente non indispensabile per la nostra salute. Un semplice “sfizio del palato” che costa caro in termini ambientali, morali e della nostra stessa salute.

Una vittoria della civiltà

In alcune zone d’America, il foie gras è già ampiamente diventato illegale fortunatamente. A questa “rivolta” si sta man mano aggiungendo anche la realtà europea. Il traguardo è ancora lontano, ma la vittoria raggiunta da Essere Animali è un grande segno di moralità, civiltà e una vera presa di coscienza per l’Italia.

Finalmente, aggiungerei.

Voltarsi dall’altro lato e fingere che nulla di tutto questo sia reale, oggi diventa estremamente difficile. Una volta bastava aprire gli allevamenti intensivi fuori dai centri urbani, per evitare che questa realtà entrasse in contatto con la quotidianità cittadina. Ed era facile mantenerla lontana:

se ne parlava poco, si conosceva poco e soprattutto si aveva poco modo di informarsi.

Oggi le cose sono totalmente differenti e nessun tentativo di allontanamento dello strazio e del dolore potrà impedire alle persone di sentire il grido di aiuto di ogni singolo animale che, per i peccati di gola dell’uomo, ogni giorno è la vittima maggiore di violenze e soprusi.

Leggi anche >>> Censura per i cibi vegetali – cosa succede in UE?

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