La loro Scuola di Granita Siciliana (nata tre anni fa) ha ricevuto la prima delegazione di corsisti dal Medioriente, come segno di un interessamento sempre più pressante verso la loro arte che si consolida e si acuisce dal 1994. I suoi autori Alessandro e Vincenzo Squatrito, maestri gelatieri e “granitieri” che esercitano ad Oliveri (Messina) nella loro rinomata attività – “Ritrovo Orchidea”, incassano questo apprezzamento direttamente dai cultori e tecnici del Giappone che sono stati ospiti fino ad oggi di questa formazione professionale; mentre, da domani fino a domenica 25 maggio, i fratelli dell’arte gelatiera si sfideranno in un’altra competizione di livello mondiale ad Acireale (in provincia di Catania): la “Nivarata – Festival Internazionale della Granita Siciliana” che giunge alla sua decima edizione. In questa sede, i migliori nel Globo di questa specialità, che è la più imitata della Sicilia in ogni dove, si riuniscono e vengono chiamati a partecipare per gareggiare in tre step: il Concorso Santo Musumeci – Granita dell’Anno, il Concorso Don Angelino – Granita classica e il Concorso Caviezel – Sorbetto.
I gemelli di Oliveri, conosciuti già come “The Jubilee twins” (I Gemelli del Giubileo) per aver vinto con il Miglior Gelato in Europa nella “Giornata Europea del Gelato 2025”, (l’unica ricorrenza accreditata dal Parlamento Europeo consacrata ad un alimento) ne faranno vedere delle belle in termini di destrezza anche nel territorio catanese. Se la granita da un lato è un simbolo, un rito che non risente del cambiamento delle mode e non soltanto una squisitezza caratteristica della Trinacria, il gelato “Hallelujia” del “Duo Squatrito” si è guadagnato un posto nell’Olimpo del Giubileo 2025 co il Gusto dell’Anno e di essere distribuito vicino a Piazza San Pietro e alla basilica per il Gelato Day (23 e 24 marzo) ai pellegrini, dopo essere stato indicato in una rosa di oltre una trentina di professionisti da tutta Europa e confermando così che il gelato artigianale non solo italiano ma siciliano è tra i più stimati e prediletti per gli addetti ai lavori e gli appassionati. Questa coppia di artisti è stata selezionata durante il Sigep World 2025, nel concorso Artglace e ha sfiorato la visita in Vaticano dal compianto Papa Bergoglio, udienza fissata e successivamente saltata per le condizioni di salute del Santo Padre argentino.
Il “Made in Sicily” degli Squatrito si poggia sulle materie prime nostrane, dignitosamente di stagione per cui la definizione “a km zero” non è abusata ma assolutamente veritiera, dove la frutta è frutta e non un surrogato e da cui si percepisce il succo e la polpa consumando sia granita che gelato. Senza contare la celebre brioche con il “tuppo”, che non deve sapere di strutto né tantomeno essere giallo oro nel suo impasto ma soffice e gustosa da inzuppare nella granita e può essere assaggiata in riva al Mar Tirreno, guardando la Riserva Naturale dei Laghetti di Marinello e/o il Santuario di Tindari. In generale, tutto ciò che fa da cornice alla Sicilia aumenta il piacere dell’assaggio dolciario (parlando di granite) e di tutte le prelibatezze gastronomiche ed agroalimentari: gli incantevoli paesaggi siculi (dall’Etna al teatro greco di Taormina e Siracusa), il clima, le emozioni della gente carica di storia e di aneddoti giornalieri, la socializzazione, l’aspetto commerciale e la cartina tornasole di una zona geografica.
Dopo una vita in mezzo al gelato e alle loro granite, gli chef della pasticceria Alessandro e Vincenzo Squatrito amano e si elettrizzano sempre nell’intervenire da protagonisti ai “match” che valgono e che hanno rilevanza nel loro ambito di eccellenza. Ed è così che si sono recati a fine aprile per concorrere al “Grand Prix Gelato d’Italia 2025” che si è svolto in Sicilia per la seconda tornata in provincia di Palermo (a Balestrate, ospitato da Casella Food).
Si sono classificati con un prestigioso terzo posto, con degli avversari di grande spicco e bravura e con un distacco di qualche punto dai primi nel podio, sfidandosi su due traguardi: l’incontro è stato con gli specialisti del gusto Pistacchio (mentre altri disputavano la prova con il Cioccolato) e la finale con il gusto Mango, dopo aver superato in sei su 20 la cernita per ognuna delle varierà di gelato. Questa manifestazione sta crescendo di anno in anno nella maggior parte dei Paesi europei: dal 17 al 18 marzo è stata organizzata la seconda edizione del “Grand Prix Gelato Hungary 2025”, a Budapest al Novell Budapest Congress Centre, con un evento esclusivo per apprendere da vicino le materie prime più pregiate, che derivano da una filiera corta e certificata per garantire il top di gamma;
a fine febbraio c’è stato il 4° GRAN PREMIO DEL HELADO 2025 in Spagna, a Melià Villaitana – Benidorm – (Alicante), dove il primo premio era addirittura un Porche; più a metà marzo, si è tenuto quello in Germania, del Grand Prix Gelato Deutschland per il quinto anno consecutivo e dove il premio per il vincitore è stata una Ferrari e lo sarà anche per il 2026, realizzando il miglior Gelato al Cremino. Per cremino si intende una libera reinterpretazione del classico bon bon all’italiana. Insomma, il promotore ed organizzatore che è il patron Levati, nonché editore della rivista Gelato artigianale e responsabile del Gruppo Levati Editori Srl, assicura da anni la divulgazione della cultura del gelato artigianale e la professionalità dei maestri gelatieri italiani. Del resto, le rassegne proposte coinvolgono artisti quali i fratelli del Messinese per elargire, ogni volta, una sperimentazione di gusto autentica e inimitabile.
La produzione e le tipicità delle doti tecniche dei gemelli Squatrito sono un Patrimonio della Sicilia e farle arrivare al palato del Pontefice Bergoglio sarebbe stato il loro sogno. In effetti, dal momento che i due imprenditori sono stati ospiti nella capitale per fare conoscere il loro gusto vincitore “Hallelujia”, lo avrebbero potuto/voluto incontrare. Ma si candidano, senz’altro, ad essere ricevuti dall’odierno Papa Leone XIV alias Robert Francis Prevost.