La marmellata di arance amare ricetta siciliana è una tradizione antica il cui segreto si passa di generazione in generazione soprattutto in Sicilia, dove gli agrumeti sono abbondanti e le arance crescono ricche di succo e sapore maturando sulle piante sotto il sole.
L’arancia con la sua forma tondeggiante, i colori accesi e il gusto inconfondibile è un’ottima fonte di vitamina C necessaria per mantenersi in salute e pieni di energia.
Oltre ad essere mangiata al naturale o spremuta per ottenere un succo dissetante, l’arancia può essere utilizzata per fare la confettura di arance. Le ricette che circolano nel web e nei vecchi libri di cucina sono tante, ma la vera marmellata di arance amare ricetta siciliana è una sola e inconfondibile per gusto, consistenza e aroma.
Questa delizia viene preparato con il frutto appena raccolto dalla pianta, possibilmente, o comunque fresco si possono trovare ovunque i camion dei produttori che portano le arance di Sicilia, oppure si possono acquistare nei migliori fruttivendoli.
Una volta trovati i frutti giusti si può procedere a preparare la confettura che si conserverà a lungo in un luogo fresco per poi essere gustata a merenda su una fetta di pane, per arricchire le crostate, riempire le brioche o essere servita con i formaggi.
La marmellata di arance amare è così buona che non c’è pericolo di restare delusi e gli ospiti saranno ben felici di trovarla in tavola. Si tratta di un prodotto che unisce il dolce e l’amaro in un equilibrio di sapori capaci di far vivere un’esperienza sensoriale gastronomica unica. Tanto che non basterà un solo assaggio, quindi meglio prepararne in abbondanza.
La storia antica della marmellata di arance amare
Ci sono molti racconti che riguardano la storia dell’invenzione della marmellata di arance, uno di questi è particolarmente emozionante. Si tratta della storia che parla di Caterina d’Aragona che, divenuta la moglie di Enrico VIII d’Inghilterra, dovette allontanarsi dalla propria terra e famiglia rattristandosi.
I cuochi di corte le prepararono allora un composto di arance cotto in una maniera particolare e lasciato raffreddare prima di essere servito, Caterina d’Aragona assaggio la marmellata e si senti subito meglio. Poter avere a disposizione il gusto degli agrumi in ogni momento dell’anno le rese il buon umore e la storia fu tramandata per secoli.
Un’ altro racconto parla degli antichi Greci che sembra avessero l’abitudine di cuocere i frutti con il miele, ottimo sostituto dello zucchero per dolcificare e conservare.
Mentre una storia antica riguarda i Romani che immergevano la frutta, comprese le arance, in un grande contenitore in cui vi era vin cotto e miele. Il composto ottenuto era simile alla marmellata e permetteva di conservare la frutta a lungo.
Dove si produce la marmellata di arance amare
La confettura di arance è un prodotto che deriva dai luoghi in cui questi frutti vengono coltivati e crescono in modo naturale grazie al terreno adeguato e fertile, al clima che ne facilità lo sviluppo, al sole caldo che dura molte ore e alla sapienza dei coltivatori. Il territorio che più di ogni altro corrisponde a tale descrizione è la Sicilia, qui gli agrumeti crescono rigogliosi e spontanei coltivati dai contadini locali che li curano oggi proprio come si faceva un tempo rispettando le antiche tradizioni.
Quale migliore luogo per trovare la vera ricetta della marmellata di arance amare?
Questa conserva si prepara tradizionalmente nei mesi invernali quando gli agrumi danno il meglio di se e sono succosi.
Per ottenere un’ottima confettura serve frutta di alta qualità meglio se biologica. Vediamo ora la ricetta partendo dagli ingredienti per poi passare alla preparazione step by step.
Ricetta siciliana per la preparazione della confettura di arance amare
Per preparare una golosa marmellata di arance non servono capacità e procedimenti molto difficili o laboriosi, ma è necessario avere a disposizione sufficiente tempo.
Infatti si tratta di un composto che richiede pazienza e parecchie ore a disposizione, meglio non iniziare nemmeno se si ha fretta. Vediamo gli ingredienti necessari seguendo la ricetta siciliana originale.
Ingredienti
- 1 kg di arance biologiche appena raccolte
- 700 g di zucchero semolato
- succo estratto da un limone bio
- vasetti per conserve in vetro con tappo e guarnizione
I vasetti che servono per contenere la marmellata di arance amare devono essere preventivamente sterilizzati in acqua bollente e lasciati asciugare all’aria appoggiandoli capovolti su una griglia. Una volta preparati i barattoli sufficienti per contenere tutta la marmellata che si otterrà con la cottura delle arance, si può procedere a preparare la marmellata.
Preparazione della confettura di arance amare
Prima di tutto è necessario mettere le arance in ammollo dentro un ampio contenitore riempito di acqua. La frutta deve restare in infusione per almeno 12 ore quindi è consigliabile svolgere questo primo passaggio la sera precedente. Si tratta di un trucco fondamentale per eliminare il sapore amarognolo degli agrumi e ottenere una marmellata deliziosa.
Passate le 12 ore di ammollo nell’acqua, procedere asciugando molto bene le arance una per una per poi pelarle a vivo eliminando la scorza che non si deve buttare ma tagliare a striscioline molto sottili.
Queste devono essere poi passate in acqua bollente per qualche minuto in modo da ammorbidirle. Scolare e mettere da parte per un passaggio successivo. Procedere con la preparazione delle arance che devono essere ripulite dalla parte bianca e dai semi che vanno tolti tutti con attenzione.
In seguito si può spezzettare le arance tagliando la polpa in piccole parti e riponendola in una pentola sufficientemente capiente. Aggiungere lo zucchero cospargendolo sulle arance tagliate a pezzi e chiudere con un coperchio. Attendere 45 minuti e aggiungere le scorze del frutto precedentemente sbollentate e tagliate a listarelle sottili. Infine aggiungere agli ingredienti il succo di limone controllando che non vi siano noccioli al suo interno, per sicurezza si può filtrare con un colino.
Accendere il fuoco a fiamma lenta e lasciare cuocere gli ingredienti mescolando continuamente fino allo scioglimento dello zucchero. Continuare a girare e cuocere per ottenere un composto omogeneo fino a che non diviene marmellata con una consistenza densa. Una volta ottenuta la densità voluta, prendere un mestolo e distribuire nei vasetti il composto riempiendoli con la marmellata di arance amare ancora bollente.
Chiudere subito i barattoli e girarli sotto sopra in modo che si formi il sotto vuoto per garantire la conservazione del prodotto. In alternativa si possono riempire i contenitori di vetro chiudendoli con i rispettivi tappi e riponendoli poi in una pentola di acqua che verrà fatta bollire per qualche minuto ottenendo il sottovuoto.
Se si sceglie di utilizzare questo secondo metodo è importante dividere i barattoli nella casseruola ponendo fra di essi dei canovacci. In questo modo non rischieranno di sbattere e di rompersi durante la bollitura che provoca il movimento dei barattoli di marmellata. Una volta rovesciati i barattoli di conserva o bolliti, attendere fino a completo raffreddamento prima di riporre i contenitore nella dispensa.
La marmellata di arance amare ricetta siciliana, può essere consumata subito o quando si preferisce. Con questo prodotto dolciario si possono creare diversi tipi di dolci, da provare sui frollini ripieni di confettura o sul pane tostato, una vera delizia per il palato.
Quali sono le possibili varianti
Oltre alla ricetta siciliana classica, si possono realizzare alcune varianti. Tra queste c’è la marmellata di arance senza zucchero in cui si utilizzano agrumi più maturi e quindi con un tasso di dolcezza più alto rispetto a quelle meno mature. Un trucco per renderle più dolci anche senza l’aggiunta di zucchero, è quello di unire agli ingredienti una mela ogni mezzo chilo di frutta.
Questa aggiunta non serve solo a rendere la confettura più dolce ma anche maggiormente densa e cremosa. Un’altra possibile variante si ottiene unendo dello zenzero alla ricetta originale in modo da avere una marmellata di arance amare con un gusto speziato e leggermente piccante.
Il composto ottenuto è particolarmente adatto ad accompagnare i formaggi, si ottiene cos’ un’esplosione di sapori che rendono un antipasto o un secondo unico e irresistibile.