Masterchef 11 quinta puntata
Si è tenuta ieri la quinta puntata del cooking show di Sky Masterchef 11 con l’eliminazione di Andrea, il quarantunenne maitre novarese e di Nicholas, ventunenne studente di radiologia di Arezzo.
Vediamo come si è sviluppata la quinta puntata esaminando le varie prove.
Mistery box: un viaggio nei propri ricordi
La prima prova della serata è stata un viaggio nel passato dei concorrenti, alla riscoperta dei propri sentimenti e dei piatti semplici che raccontavano la loro storia.
Questa prova ha mostrato un lato molto commovente della storia di Tracy, che ha raccontato del suo passato e di quanto hanno dovuto lottare lei e la sua famiglia per riacquistare una dignità che a molte persone specialmente agli emigranti spesso viene negata.
I giudici hanno proposto tre ingredienti essenziali: una pagnotta di pane, delle cipolle e delle patate. Ingredienti poveri con cui si nutrivano spesso le persone più indigenti, ingredienti che saziano e costano poco.
Ogni concorrente, usando questi ingredienti e con l’ausilio di altri ingredienti accessori costituiti da scarti soprattutto di verdure, dovevano costruire il loro piatto dei ricordi.
Il miglior piatto della prova è stato proprio quello di Tracy, che sulla base del suo racconto l’ha chiamato proprio “Dignità”, un piatto costituito da polpettine di pane, patate, creste di gallo e uova di pesce su crema di baccelli di piselli, aneto e basilico.
Questa vittoria le ha concesso due grandi vantaggi per la prova successiva, l’invention test.
Invention test: i piatti dei ricordi degli Chef
L’invention test è stato basato sui piatti dei ricordi dei tre giudici.
Lo chef Cannavacciuolo ha proposto un uovo poche su ragù napoletano, lo chef Locatelli un merluzzo con lenticchie e salsa di prezzemolo e lo Chef Barbieri delle tagliatelle con pollo e salsa di aceto balsamico.
Il vantaggio di Tracy della mistery box è stato quello di scegliere il piatto da cucinare per lei e per tutti gli altri concorrenti, oltre che ricevere un aiuto per un minuto dallo chef Locatelli che le ha fatto da commis d’eccezione, dal momento che ha deciso per se di cucinare il merluzzo.
La prova ha messo molto in difficoltà diversi concorrenti soprattutto quelli che hanno dovuto cucinare le tagliatelle dello chef Barbieri, dato che era il piatto più difficile.
Tra i tanti messi in difficoltà c’è stata la persona trainer Mary, che si è sentita tradita dalla decisione di Tracy anche se poi alla fine si sono chiarite: non era infatti intenzione di Tracy quella di metterla in difficoltà.
Questa prova è stata fatale per Andrea, il maître novarese che tra l’altro ha lavorato anche per Gualtiero Marchesi, che durante la preparazione del suo merluzzo ha fatto il grave errore di far bollire l’aceto balsamico, cosa ritenuta inaccettabile dallo chef Barbieri, che ha sottolineato come nel modenese l’aceto balsamico venga lavorato per ben sette anni e lui ha ritenuto uno scempio farne una riduzione.
Tra i peggiori insieme a Mery anche il simpaticissimo Bruno, che però sono stati graziati dai giudici e sono tornati al proprio posto.
La vincitrice dell’invention test è stata invece Lia, che quindi si è guadagnata il ruolo di capitana nella successiva prova in esterna.
La prova in esterna: il fieno della Val di Sole
La bellissima Val di Sole ha fatto da cornice alla seconda prova in esterna di Masterchef 11, dove gli aspiranti chef si sono dovuti cimentare con una materia prima molto insidiosa: il fieno, che avrebbero dovuto usare come ingrediente e come tecnica di cottura.
Dopo la composizione delle squadre blu e rossa, Lia ha deciso con grande strategia che il capitano della squadra blu dovesse essere Mary.
La prova consisteva in due ore di tempo nella preparazione di due menù leggermente diversi per 24 contadini ed allevatori del posto con piatti della tradizione trentina.
La vittoria è stata schiacciante per la squadra rossa per 23 ad uno e quindi i componenti della squadra blu sono finiti tutti al pressure test, che avrebbe decretato la seconda eliminazione della puntata.
Il pressure test: la preparazione della omelette
Con l’ultimo pressure test i giudici hanno chiesto ai concorrenti col grembiule nero della squadra blu di preparare un piatto a base di uova apparentemente semplice ma molto insidioso: l’omelette.
La difficoltà della preparazione di una omelette sta nel fatto che deve restare bavosa all’interno ed evitare che si trasformi per un problema di cottura in una frittata.
La migliore omelette è stata preparata da Dalia, che ha fatto una omelette a base di gorgonzola, frutto delle sue esperienze francesi.
Il peggiore della prova invece è stato il ventunenne studente aretino Nicholas, che ha dovuto abbandonare per sempre la cucina di Masterchef.
A giovedì prossimo per una nuova puntata di Masterchef 11!