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Segatura trasformata in alternativa della carne: ecco come

Di cosa parla questo articolo

Un’azienda estone che si occupa di innovazione e tecnologia alimentare spera che i consumatori siano interessati a mangiare la segatura di legno come alternativa della carne tritata. Ma cerchiamo di capire meglio di cosa stiamo parlando.

Produrre grassi e oli dai rifiuti

ÄIO , fondata nel 2022, è la startup che ha creato un modo innovativo per produrre grassi e oli dai rifiuti industriali. Sì perché il legname, i sottoprodotti agricoli come la paglia e persino i rifiuti alimentari possono essere trasformati in ingredienti per l’industria alimentare o cosmetica.

“Stiamo utilizzando un diverso tipo di lievito che converte gli zuccheri dai flussi industriali, ma non in etanolo, bensì in grassi e oli”, ha aggiunto. È fondamentalmente un processo molto naturale come la fermentazione” ad affermarlo è Petri-Jaan Lahtvee, co-founder della startup.

A tal proposito, pare che l’olio rosso prodotto dal processo innovativo di ÄIO sarebbe ideale per creare una valida alternativa della carne, che spesso necessita di un tocco di colore per allontanare i consumatori dai loro rivali di origine animale.

L’olio tecnologico e sostenibile

L’azienda afferma che gli oli incapsulati che produce sono il perfetto sostituto vegetale per i prodotti da forno.

Oltre ad essere “più gustosa e più sana” delle alternative sul mercato, un vantaggio chiave della loro invenzione è che “mitiga” l’enorme impatto ambientale dei grassi animali e degli oli vegetali.

Purtroppo, però, il costo è ancora molto elevato rispetto ai più conosciuti prodotti competitor e questo potrebbe rappresentare un ostacolo non indifferente per la crescita e lo sviluppo dell’invenzione. Ovviamente, se tenessimo presente il costo ambientale dei prodotti di origine animale e vegetale e si eliminassero i sussidi governativi, i sostituti innovativi sarebbero molto più competitivi sul mercato.

Al momento, però, gli scienziati della startup ÄIO non mollano: hanno già raccolto 1 milione di euro dagli investitori all’inizio del 2023 per sostenere il tentativo di rivoluzionare l’industria alimentare.

 

Burocrazia e legislazione

Diciamo pure che, ad oggi, purtroppo, i processi per richiedere un normale permesso alimentare sono poco comprensibili e questo è un ostacolo molto pesante per realtà iper innovative come ÄIO che faranno già un’ingente fatica nel conquistare la fiducia dei consumatori.

L’UE ha alcune delle norme più severe al mondo sulla produzione alimentare. Questi aiutano (apparentemente) a garantire che i prodotti commestibili non siano dannosi per i consumatori o per l’ambiente, tra le righe, però, è facile leggere anche una sostanziale tutela degli affari economici di grandi colossi che, ad oggi, governano l’industria alimentare e tra di essi, purtroppo, la maggior parte riguardano tutti prodotti di origine animale.

Se vogliamo farci due conti, però, basta dare un’occhiata allo studio realizzato dalla FAO in collaborazione con il Centro comune di ricerca della Commissione Europea, il settore alimentare contribuisce per oltre un terzo delle emissioni globali di gas ad effetto serra, arrivando al 34% di emissioni di biossido di carbonio. La ricerca ha utilizzato i dati relativi al periodo 1990/2015, creando anche la banca dati comunitaria EDGAR-FOOD istituita presso il JRC.

In particolare, il 39% delle emissioni sono riconducibili ai processi di produzione degli alimenti, il 38% allo sfruttamento del suolo per attività agricole e la pastorizia, mentre il 29% alla distribuzione dei prodotti. Il 35% delle emissioni di gas ad effetto serra è rappresentato da metano, inquinamento provocato dagli allevamenti di animali per soddisfare la domanda legata al consumo di carne. (Fonte: Pulsee)

Perciò, sì, le realtà come ÄIO verranno messe a dura prova ma a noi, a me in particolar modo, solleva sapere che esistono delle menti tanto rivoluzionarie in grado di uscire fuori dagli scemi e andare contro corrente per riscrivere le sorti del mercato. Resterò sempre un’accanita sostenitrice di questi business e con orgoglio mi impegnerò a fare la mia parte per far conoscere a più persone possibile queste realtà.

 

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