Villa Giulia con il suo asset di svago artistico e culturale riapre in un luogo storico di Palermo da giovedì 22 maggio, con una programmazione che va dalla musica dal vivo al dj set e naturalmente alle degustazioni originali, lontano dal caos e a due passi dal mare. All’interno di questo giardino pubblico si trova anche “Coffee House Villa Giulia”, dove si può godere delle serate d’estate all’aperto. Dal punto di vista storico – architettonico, questo spazio verde è collocato lungo il confine della Kalsa, tra via Lincoln e il Foro Italico ed adiacente all’Orto Botanico cittadino. La sua realizzazione è avvenuta su mandato del Pretore e Governatore della città Antonio La Grua tra il 1777 ed il 1778 e fu battezzata con il nome da Giulia d’Avalos, moglie dell’allora viceré di Sicilia Marcantonio Colonna.
A concretizzare il progetto è stato l’architetto Nicolò Palma che tracciò una delimitazione perfettamente quadrata di verde pubblico, ripartita in quattro quadrati suddivisi dalle loro diagonali. L’area al centro circolare risulta adornata da quattro esedre ideate da Giuseppe Damiani Almeyda del periodo pompeiano. In stile neoclassico è l’ingresso monumentale che si affaccia sul Foro Italico resta chiuso, di gusto romantico della fine del XVIII secolo per le colonne doriche. Il secondo accesso dalla via Lincoln che è meno ricco viene usato abitualmente.
A circa metà della villa, si riscontra l’Orologio del Dodecaedro in marmo, che presenta per ogni superficie un orologio solare, congegnato dal matematico Lorenzo Federici. Quest’opera va ad occupare il fulcro di una fontana circolare ed è addossata sulla statua di un giovane accosciato. A recintare la fontana, è un parapetto abbellito da sculture di metallo.