La presenza pugliese tra aziende e bacino associazionistico ha valorizzato il significato della manifestazione in provincia di Catania, con un movimento che implica tecniche di commercio e studi scientifici in unico percorso.
La terza giornata del Festival internazionale dell’uva da tavola Igp di Mazzarrone (Catania), che ha visto momenti di spettacolo, show cooking, degustazioni e soprattutto una grande partecipazione di pubblico, è stata caratterizzata dal secondo Convegno Nazionale sull’Uva da Tavola, dedicato ai possibili sviluppi del mercato per un prodotto di assoluta eccellenza. E la partecipazione anche di diversi produttori ed associazioni pugliesi ha confermato che, proprio da Mazzarrone, si è già da anni messo in moto un grande movimento che vede innovazione, strategie di marketing e ricerca scientifica camminare a braccetto, in un ottica condivisa con i maggiori produttori nazionali.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Mazzarrone, prof. Giovanni Spata, del presidente del consiglio comunale, Giovanni Picarella, e del presidente dell’Organizzazione dei produttori Opas, Nunzio Busacca, il convegno sul “ruolo strategico dell’innovazione genetica e agronomica per la sostenibilità della viticoltura mediterranea” (moderato da Alberto Cicero, direttore di “Culture&Terroir”) è decollato con gli interventi che hanno messo in luce i vari aspetti che riguardano la coltivazione e la commercializzazione di un prodotto di eccellenza che potrebbe riscuotere sui mercati nazionali e internazionali persino nuovi successi e quindi costituire ulteriori fonti di reddito per migliaia di famiglie, sia in Sicilia che in Puglia.
Tra i relatori Vincenzo Falconi (direttore di Italia Ortofrutta), Giovanni Raniolo (presidente Igp Mazzarrone), Francesco La Porta (consorzio Igp Puglia), Giacomo Suglia (presidente Associazione produttori esportatori ortofrutticoli), Massimiliano Del Core (presidente Commissione italiana uva da tavola) e Antonio Mastropirro (agronomo e presidente Grape&Grape). Tutti hanno ribadito la necessità di trovare strategie comuni e soprattutto innovative, anche da un punto di vista normativo, per affrontare i mercati. Sicilia e Puglia, avanti insieme, quindi, ma sempre avendo ben presenti gli scenari italiani e mondiali e non trascurando affatto tutte le indicazioni che vengono dal mondo della ricerca scientifica.
Le “voci” dal mondo accademico sono state quelle dei docenti Alessandra Gentile, Francesco Scollo e Alessandro Vitale (Università di Catania) e di Rosario Di Lorenzo (Università di Palermo e presidente dell’Accademia italiana della vite e del vino). Toccando tematiche diverse ma concomitanti (come le nuove varietà da sperimentare, i cambiamenti climatici, l’esaltazione dei territori attraverso colture mirate, il sostegno economico alla ricerca) hanno messo in luce come ci sia tanto da fare e come le possibilità di sviluppo siano legate a precise strategie e al superamento di antichi retaggi come la attuale mancanza persino di dati statistici sulla produzione di uva da tavola in Italia, primo produttore europeo.
Infine hanno preso la parola i rappresentanti di Coldiretti (Andrea Passanisi), Confagricoltura (Giosuè Arcoria) e Cia (Giosuè Catania) che hanno sottolineato la necessità dell’attenzione delle istituzioni pubbliche verso un comparto in cui il fattore aggregazione è comunque fondamentale.
Nelle conclusioni, Nunzio Busacca (presidente Opas) ha evidenziato ulteriormente l’importanza di iniziative come questo convegno che possono e devono essere di grande stimolo per produttori e organizzazioni di categoria a puntare sulla qualità, specie in territori come Mazzarrone che vantano una antica tradizione. Il sindaco Giovanni Spata, dopo aver ringraziato l’assessore regionale Barbagallo, ha confermato l’impegno del Comune a sostenere il Festival internazionale dell’uva da tavola Igp in tutti i suoi aspetti, da quelli scientifici a quelli più spettacolari che hanno fatto convergere su Mazzarrone decine di migliaia di partecipanti, punteggiando le tre giornate del 17/esimo Festival.