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Smart working e dieta: cosa preparare a pranzo

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Di cosa parla questo articolo

 

Lo smart working probabilmente rivoluzionerà il mondo del lavoro ma se non vogliamo che rivoluzioni anche il nostro punto vita dobbiamo seguire qualche consiglio e organizzarci….con gusto! 

 

Lo smart working ci permette di continuare con le nostre attività professionali pur in questa cornice storica così particolare e vari studi evidenziano come questa soluzione lavorativa possa avere effetti positivi sulla salute psico-emotiva di molte persone. Lavorare in un ambiente a noi caro, secondo i nostri ritmi, poter fare piccole pause nel massimo della privacy…insomma, per molti l’idea di tornare al caro vecchio ufficio non è affatto piacevole. L’unico lato negativo è che in smart working è più facile ingrassare: camminiamo meno per raggiungere i mezzi pubblici o il luogo di lavoro, facciamo meno passi, meno scalini, ma soprattutto abbiamo frigo e dispensa sempre a portata di mano. Come fare quindi a coniugare attività in smart working e dieta? La cosa è più semplice di quanto sempre, vediamo insieme come organizzarsi per mantenere la forma in smart working. 

 

Come organizzarsi per mantenere la dieta in smart working

 

La dieta, si sa, è fatta al 75% da pianificazione e organizzazione – dal menu, alla spesa, alla preparazione dei piatti il successo di una dieta è molto influenzato da queste attività eseguite a monte. Il perché è ovvio ma vale la pena ripeterlo: se il segreto per dimagrire è arrivare al deficit calorico quotidiano (cioè spendere più calorie di quelle che ingeriamo), pianificare quante calorie inserire e attraverso quali cibi farlo è fondamentale per garantire che questo deficit non sia mortificante per la salute e che allo stesso tempo faccia il suo dovere.

 

In questo caso i nostri consigli sono quattro:

–  Se ne avete la possibilità cercate di negoziare una vera e propria pausa pranzo con il datore di lavoro. Il fatto di essere in smart working non deve privarvi di un’ora piena in cui consumare il vostro pasto lontano dal pc…mangiare distratti non aiuta il nostro corpo a sentirsi sazio!

–   Considerare tre pasti più due spuntini, salvo indicazioni diverse del dietologo o nutrizionista. 

  • Pianificare in anticipo il menu settimanale e di conseguenza la spesa. Se possibile, preparare in anticipo verdure e cereali in modo da risparmiare tempo e tenere sempre in freezer dei filetti di pesce magro o di carne bianca magra da scongelare alla bisogna.
  • Fare attività fisica secondo la possibilità, che sia in casa o fuori casa. Per dare un boost al proprio metabolismo bastano 10.000 passi al giorno e un paio di circuiti completi con pesi o senza per stimolare la massa magra. Fare attività fisica inoltre alza il tetto di calorie da cui sottrarre il famoso deficit che stimola il dimagrimento…qualche sfizio in più, insomma!

 

Cosa mangiare a pranzo in smart working

 

L’ideale per un pranzo ipocalorico in smart working è qualcosa di leggero e nutriente che ci faccia sentire sazi fino a metà pomeriggio. Nel frigo non devono mai mancare verdure, formaggi freschi a basso tenore di grassi, tofu e proteine veg in generale, affettati magri, tagli magri di carne bianca e rossa, pesce magro e uova. Una volta che si hanno a disposizione le proteine (solitamente veloci da preparare), bisogna organizzarsi per non rimanere mai a corto di carboidrati e verdura. In generale si può sfruttare il weekend o la sera per preparare diverse porzioni di riso basmati (anche integrale), farro, orzo, quinoa, avena e chi più ne ha più ne metta. Allo stesso modo prepareremo verdure grigliate o lessate da alternare a verdure crude (tenere sempre in frigo carote, sedani e finocchi puliti, sono un grande alleato contro la fame nervosa). In questo modo avremo sempre a disposizione gli ingredienti già pronti, in modo da non farci tentare da cibo d’asporto e cibi pronti.

Un esempio di menu per il pranzo è: insalata di fagioli cannellini, tonno e cipollotto con patate prezzomolate e pane integrale, oppure carpaccio di bresaola (o mopur, se siete vegetariani) con grana, succo di limone e rucola, accompagnato da verdura grigliata e pane ai cinque cereali.

Dieta e smart-working: soluzioni espresse

 

Alcune attività lavorative non diventano meno frenetiche se le eseguiamo in smart working, pensiamo per esempio ai cari insegnanti. In caso sia difficile per voi prevedere quando avrete un momento di pausa o organizzare un meno, l’ideale è cercare di preparare dei panini o delle piadine sane e bilanciate, andando poi a recuperare i macronutrienti durante gli altri pasti della giornata. L’ideale è evitare tassativamente salse e sottoli, optando invece per farciture bilanciate (proteine e pochi grassi buoni, come l’olio EVO, l’avocado, omega-3 e omega-6). Anche le insalatone possono essere una soluzione molto valida, basta non esagerare con i condimenti e allo stesso tempo inserire almeno 40g di carboidrati sotto forma di patate, legumi o pane. 

 

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