L’evento si svolge da oggi fino al 12 giugno ad Agrigento ed è promosso dal Coordinamento Agroecologia Sicilia, in collaborazione con l’Associazione Italiana di Agroecologia o Aida e l’Associazione Italiana di Agroforestazione o AIAF. Si tratta del primo congresso di questo tipo che viene patrocinato da Agroecology Europe anche per facilitare il dialogo tra il Congresso di Agroecologia del Mediterraneo e l’Agroecology Europe Forum che si terrà a Malmo dal 2 al 4 ottobre prossimi. Si cerca di instaurare approcci agroecologici e agroforestali per un futuro più sostenibile per gli oltre 500 partecipanti, provenienti da tutto il continente ma anche da Israele agli Stati Uniti, dall’Algeria all’Iran, dal Canada alla Tunisia, dal Brasile alla Palestina, passando per la Turchia.
L’Organizzazione ha stimolato la curiosità di chi è interessato all’ambiente e ai metodi per salvaguardarlo, approfondendo con tre talk show quali “Disegnare Connessioni: l’Agroecologia e le opportunità della Permacultura” curato dal Movimento Rete Permacultura Sicilia, “Agricoltura: radici di memoria. Archivi di ritorno” e Srte, Scienza e storytelling raccontano il retroprogresso della transizione agroecologica”, il workshop “Per un movimento agroecologico del Mediterraneo radicato nella solidarietà” e la presentazione del libro “Per una vera storia del nero d’Avola” dell’artista jazz e studioso del ramo enologico Joe Castellano. A dialogare con l’autore Guido Bissanti. Il volume del musicista e appassionato di vino sta girando parecchio nell’Isola anche in location conviviali e di smisurata memoria della cucina tipica siciliana come il ristorante “Nangalarruni” nel borgo medievale Castelbuono lo scorso 6 giugno, nel corso di una speciale cena degustazione.