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Fungo di Borgotaro igp

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Di cosa parla questo articolo

Il Fungo di Borgotaro IGP fa parte della categoria dei Funghi Porcini freschi ed essiccati che derivano da crescita spontanea delle quattro varietà di funghi eduli boletus pinophilus,boletus edulis, boletus aestivalis e boletus aereus.

Il boleto chiamato fungo di Borgotaro IGP è considerato superiore per qualità organolettiche, olfattive e aromatiche rispetto ad altri provenienti da diverse zone sia italiane sia estere: carne soda e bianca, sapore dolce, delicato e aromatico con un ricordo di nocciola, non piccante e senza inflessioni di fieno, liquirizia o legno fresco.

La zona di produzione di questa tipologia di fungo si trova tra Emilia-Romagna e Toscana.

I funghi vengono coltivati in boschi dove viene attuata una gestione forestale selettiva che consente di migliorare la biodiversità e la qualità dei funghi eduli che vengono prodotti dalla terra.

Fiera del fungo porcino Borgotaro

Per un prodotto così di elite non poteva mancare una fiera ad esso dedicata.

Per questo motivo ogni anno a Borgotaro si tiene una fiera solitamente a metà settembre nella cittadina di Borgo Val di Taro con due fine settimana all’insegna di quello che loro chiamano a ragion veduta il re del bosco.

La fiera è organizzata ogni anno da un gruppo di volontari nominato da Comune di Borgotaro, insieme al Consorzio del Fungo di Borgotaro IGP e alla Società di mutuo soccorso Imbriani, quest’ultimo organizzatore della sagra del fungo sin dai suoi albori, ormai 46 anni fa.

E ‘un momento in cui oltre all’esposizione di tutti i prodotti tipici di Parma e Piacenza, la città di riempie di turisti per assistere a diversi show cooking che ovviamente hanno il fungo tra i suoi protagonisti.

Crescita funghi Borgotaro

Essendo la sua una crescita spontanea parliamo di un vero e proprio trattamento dei boschi nel quale avviene la raccolta di questo fungo e questo condiziona ovviamente la crescita dei funghi a Borgo Val di Taro.

Questo trattamento si differenzia soprattutto in base alle condizioni ambientali presenti e differenti da zona a zona.

Raccolta funghi Borgotaro

Le operazioni di raccolta funghi a Borgotaro sono eseguite verso gli inizi della stagione autunnale e possono cambiare in base alle varietà.

Le prime notizie in merito a questo fungo porcino Borgotaro risalgono al ‘700 e riguardano la storia del Borgo di Val di Taro a cura di Alberto Clemente Cassio.

Ma le testimonianze si sono poi susseguite nel tempo e nel diciannovesimo secolo è esploso un vero e proprio commercio di questo porcino. Proprio per evitare che si sfruttasse eccessivamente la raccolta di questo fungo, nel 1964 sono state istituite le riserve per la raccolta dei funghi.

Nell’’800 Borgo Val di Taro diventò famoso in tutto il mondo grazie a questo fungo perché molti emigranti portarono con loro questo prodotto e lo fecero conoscere oltre oceano.

Negli anni novanta è stato riconosciuto come prodotto IGP e negli stessi anni è stato costituito il consorzio di tutela per garantire e promuovere questo porcino.

In che zona di Borgotaro bisogna cercare i funghi?

 Innanzitutto c’è da dire che non è consentito raccogliere più di 3 chili di funghi.

Questo vale per i fungaioli che vivono a Borgotaro: chi viene da fuori ossia i raccoglitori occasionali, devono munirsi di un permesso per accedere alle riserve e per raccoglierli.

In alcuni bar è possibile acquistare permessi giornalieri ma anche abbonamenti semestrali ed annuali.

Tutto ciò in osservanza di una legge regionale che disciplina la raccolta e la commercializzazione dei funghi epigei spontanei.

Si applicano delle sanzioni a chi raccoglie senza permesso, a chi raccoglie in proprietà privata, a chi raccoglie oltre tre chili e a chi raccoglie esemplari di porcini al di sotto dei tre centimetri.

Per la raccolta dei funghi nella zona di Borgotaro ci sono degli agriturismi che organizzano visite guidate per la raccolta dei porcini della durata di circa 4 ore.

La zona è soprattutto quella della località Ostia Parmense di Borgo Val di Taro.

Oltre a Borgotaro altre zone limitrofe in cui andare a funghi, sempre muniti di permesso naturalmente, sono Bedonia, Tornolo, Compiano, Albaredo, Berceto, Varsi e Bardi (un po’ più distanti da Borgo Val di Taro).

Il sapore del Fungo di Borgotaro I.G.P.

Il Fungo di Borgotaro IGP ha una forma a arrotondata e molto carnosa caratterizzato soprattutto da un sapore aromatico molto intenso.

Il diametro del cappello, in base alla specie, può variare da un minimo di 20cm fino a oltre 30 cm.

Nel dettaglio, le specie di Fungo di Borgotaro sono:

  • Boletus Aestivalis
  • Boletus Pinophilus
  • Boletus Aerus
  • Boletus Edulis

Come si conservano i funghi di Borgotaro?

Il fungo di Borgotaro IGP può essere conservato per alcuni giorni ponendolo nel ripiano inferiore del frigorifero oppure in ambiente fresco

Come si consumano?

Il Fungo di Borgotaro è ottimo crudo tagliato a fette sottilissime e accompagnato da scaglie di Parmigiano, oppure cotto con la polenta, ancora per preparare ottimi sughi freschi o come ripieno di paste fresche.

Il Fungo di Borgotaro è considerato superiore per le sue qualità organolettiche: la sua carne è soda e bianca il sapore dolce, delicato e aromatico. Ricorda vagamente la nocciola e il su peso è maggiore rispetto ai suoi cugini porcini.

Una vera chicca locale.

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