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Pizza Gran Messina, un cameo alla Strait City che parte da “PizzBurgh” con il duo “Iannafferi” e abbraccia il bakery chef Arena

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Di cosa parla questo articolo

Finora ha avuto l’icona del pesce stocco, della braciola di carne e di pesce spada e della focaccia/ pidone/ arancino ma di riservare un posto privilegiato, che caldeggia la pizza “nostrana”, ancora nessuno ci aveva pensato. Ebbene la Città dello Stretto, anzi Strait City per detenere l’internazionalità, ha avuto anche questa glorificazione: ricevere un cameo nel menù del centralissimo locale “PizzBurgh” di Messina con la pizza intitolata alla provincia, di cui tutti parlano per il momento sulla questione atavica del “Ponte sì o no”. E mentre tutti si accapigliano sui cavilli ingegneristici e sulla nascita dei cantieri il prossimo luglio, noi sdrammatizziamo raccontandovi della comparsa di una pizza che sarà gradita in tutte le stagioni e che ha riscosso un certo apprezzamento anche nella cena stampa di un paio di giorni fa. “Gran Messina” è il suo nome con cui si vuole ricordare a primo achitto l’area metropolitana con i suoi inconfondibili e solari colori giallo e rosso ma soprattutto il risultato del lavoro di squadra tra la pizzeria di Mirko Iannello e Sara Madafferi ovvero “PizzBurgh” (a pochi passi da Piazza Cairoli e dal Viale San Martino lato monte, in via Ettore Lombardo Pellegrino 43) e il bakery chef Francesco Arena, il pluripremiato tecnico dell’arte bianca e proprietario dell’omonimo panificio di via Tommaso Cannizzaro.

La coppia che noi chiameremo affettuosamente “Iannafferi”, come si fa con la combinazione dei cognomi dei divi, ha inaugurato l’attività nel 2019 attraversando tutti i disagi legati alla pandemia da Covid – 19 ma ora si è buttata alle spalle tutto, rinnovandosi e allestendo anche due dehors nel giro di poco tempo e si ispira alla tappa del proprio viaggio di nozze negli Stati Uniti. Il duo Iannafferi ha riscontrato “tante similitudini con Messina, una città non molto caotica, vivibile, tranquilla, con un clima mite in cui abbiamo trovato sempre il sole”. “Amando subito questa città, abbiamo pensato a quel momento bellissimo della nostra vita e abbiamo scelto il nome PizzBurgh perché racconta la doppia anima della nostra offerta: dalla pizza agli hamburger con una attenta selezione di carni”. A diventare simbolo della pizzeria le due bandiere italiana e americana.
La specialità costruita su un disco di farina a quattro mani (ma anche a sei), da Arena, dallo chef pizzaiolo di Pizzburgh Roberto Interisano e dal braccio destro di quest’ultimo Matteo Aveni, è stata presentata durante una serata, in cui il sindaco del Comune peloritano Federico Basile e l’assessore al Commercio Massimo Finocchiaro hanno manifestato il loro entusiasmo e orgoglio nel sentirsi parte di un progetto culinario che può essere identificativo del territorio.
Mirko Iannello ha rilevato, dal suo canto, la sua emozione nell’organizzare questa serata per presentare la propria offerta e in particolare la nuova pizza che verrà introdotta in menu e che omaggia la città. L’enorme fibrillazione per questa scelta arriva dalla collaborazione con l’Ambasciatore del Gusto messinese, nonché amico Francesco Arena che Iannello “stima moltissimo anche per  la sua brillante carriera”. A sua dire, li unisce la voglia di “tutelare e diffondere la cultura della pizza italiana e promuovere la nostra città”. Francesco Arena si mostra felice del prodotto raggiunto ossia Gran Messina e della sinergia con PizzBurgh “perché Mirko è un ragazzo molto intraprendente che ha voglia di crescere e ha scommesso su questo mestiere in pieno lockdown e il tutto gli sta dando ragione. Vedere giovani che vogliono iniziare questo lavoro un po’ pesante fa piacere”. Il maestro Arena è sempre stato ben disposto al dialogo con i ragazzi che intendono portarsi avanti e lo trasmette ogni volta che può anche con tutti i suoi impegni in giro per l’Italia e oltre questi confini. Si ritiene onorato che Mirko lo abbia coinvolto per creare questa pizza.
Mentre nelle venticinque varietà di pizze che si trovano in menù si registrano ben tre tipi di impasto dal napoletano con farina 1 e 0 al Multicereali (con sette tipologie compresi i grani antichi) a quello con la Kurkuma, la pizza “Gran Messina” si basa su una miscela del primo tipo rispettando la scelta di alta digeribilità ma anche di tradizione con un trattamento a lunga lievitazione ed uno spessore sottile alla napoletana appunto. Il topping rievoca la focaccia tipica di Messina con la tuma lavorata un crema, datterino confit rosso e giallo (da stemma cittadino), poi scarola e acciughe fresche, entrambe sottoposte a frittura.
La “Gran Messina” è uscita a metà Menù Degustazione per farsi attendere e per non essere degustata troppo a fine pasto.
Le prime tre pizze sono state il tripudio dell’acciuga, per inneggiare a Messina, preparata diversamente. La Montanarina ci ha portato allo Stret Food campano che viene ripreso nella sua sicilianità con farcitura di ricotta, datterino rosso confit, cipolla stufata e acciughe del Cantabrico. La Marinara Dop nella sua semplicità e sapidità è stata l’espressione del nostro clima.

“Gran Messina” accende il suo riflettore puntato sulla esuberanza dello Stretto.
“Norma 2.0” esplode nella doppia consistenza della melanzana e della sua ricotta saporita e infine “Crudaiola” con i suoi ingredienti forti quale la bufala, il crudo e la particolarità del carciofo romano sott’olio e arrostito, già Presidio Slow Food. Ad accompagnare le pizze sono le birre alla spina locali o vini siciliani esclusivamente in bottiglia. In conclusione, il dessert artigianale la Cheesecake alla fragola, accompagnata da un prosecco.

Nel corso della cena, molto gradevole e da tenere nelle nostre tavole la presenza dell

Il menù di PizzBurgh è imperniato sulla tradizione e segue le stagioni. Tra le pizze più particolari ci sono anche quelle con il bordo ripieno. Non mancano le pizze di stampo napoletano, dalla Marinara alla Margherita, alla pizza fritta.

Sin da ragazzo Roberto Interisano, pizzaiolo di Pizzburgh, si avvicina al mondo pizza, con uno spiccato fervore per gli impasti. Comincia a prendere confidenza con il mondo della rosticceria a soli 13 anni, facendo esperienza dopo la scuola. Una volta affascinato dall’arte bianca a soli 17 anni si industria come pizzaiolo in diversi locali della sua città. Ha sposato da anni il progetto di Pizzburgh mettendo in ogni impasto tutto se stesso.
La pizza di Interisano è leggera, soffice con la giusta croccantezza ed è realizzata con un impasto diretto, alta idratazione e una lievitazione di minimo 36 ore (fino a 72 ore). Al suo fianco c’è il collega Matteo Aveni che condivide lunga esperienza nel mondo pizza, sin da quando era giovanissimo.

Per prenotare rivolgersi ai recapiti fisso e mobile: tel. 090 9217199340 1244793

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